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mia Madre

8 Luglio 2004

Magico silenzio carico di mistero

Tacciono,ora i miei pensieri stanchi. Lei dorme in quel lettino a lei estraneo .
Quella goccia che scende pian piano. Non fa rumore e percorre le sue vene .
Magico silenzio in questa notte a me triste.Le mie ferite si bagnano di pianto sento il
Vento scivolare sui vetri come carezze per tutti i cuori tristi di queste stanze la gioia
di un sorriso nel dolore acuto.
Ti sono vicino e non vorrei, quanto dolore in quei capelli bianchi da tempo,
i pensieri tuoi, le tue mani schiuse che cercano le mie.Non era cosi che volevo le tue carezze,
sono triste.
Ma ti sono vicino, mamma per te io sono sempre il tuo bambino mi vuoi parlare ma non hai la forza,
leggo, nei tuoi occhi quello che vuoi dirmi.Guardi il tuo bimbo ormai adulto in questo camice verde.
Per starti ancora più vicino stringi la mia mano si!… sono io! il tuo bambino.
Sono qui a far la notte, in questi corridoi sento, la sofferenza tra queste mura,
una fiocca luce per non disturbare chi non può riposare.
La notte è lunga con i gemiti di questi lamenti.
Sono tanto triste,tutti i ricordi mi tornano alla mente.
Facendo avanti e indietro quante volte o contato le mattonelle di questo corridoio tanto triste.
Seduto su questa poltrona che non trovo riposo comincio a imbrattare questi fogli dell'agenda
dove trascrivo i miei pensieri, i miei ricordi non ti sono stato mai cosi vicino come in questo momento
e dire che per tanti anni ho desiderato avere mia madre tutta per me.
Come e’ strana la vita, desideri tanto qualcosa e quando hai la possibilità di averla non e’ per come
l’ hai desiderata.Faccio spazio sul tavolino per il mio portatile, la notte è ancora lunga devo trovare
un diversivo per stare sveglio voglio trascrivere ciò che avevo imbrattato sui fogli dell'agenda,
scrivo frasi, frasi magari senza senso dominate dal dolore che mi affligge, in questa triste
stanzetta della clinica volgo lo sguardo verso mia madre sono tante le cose che non le ho
mai detto. Penso a te amore mio,quanti silenzi ci hanno allontanati quante parole mai
dette quante carezze non fatte.
Ti sento cosi vicina so! che vorresti essere qui per darmi quella forza che solo tu riesci a darmi.
La forza del tuo amore per quest’uomo.
Anche la luna in questa notte è triste, mentre il mio pensiero corre a te sotto il cielo trapuntato
di stelle avrei voluto mandarti un raggio sul tuo cuscino per farti una carezza e augurarti
sogni d’oro….
Mentre ti sento cosi vicina, ti amo. Mentre un chiarore d’argento si posa sui bianchi capelli
di mia madre é la luna… Argentato chiarore di luna perché porti via mia madre?
Mentre felici ricordi di bimbo cercano le carezze di mia madre che non avrò più.
Aspetta un attimo affinché io possa raccogliere questi ultimi attimi di vita,
permettimi che io ripaghi almeno con una carezza una vita d’amore.
Vorrei tanto riceve quell'abbraccio, quelle carezze quegli attimi d'amore.
Sì! il calore dell'amore di mia madre.Triste luna di luglio che porti via mia madre raccogli il mio
pianto per annaffiare la sua tomba affinché ogni giorno nasca una nuova rosa.
il tuo bambino

Luna di luglio che porti via mia madre mentre
lacrime inarrestabili solcano il mio viso.
Abbracciandoti per l'ultimo saluto.
Mentre stringo la tua mano un distacco doloroso accompagnato
da felici ricordi di chi tanto mi ha amato.
Nelle vene scorrono gli ultimi attimi di vita, lascia ch'io ripaghi
con una carezza una vita d'amore.
Calda alba di luglio,che porti via mia madre per condurla
nel mondo dei giusti a godere la pace eterna, accogli il mio pianto
per annaffiare la sua tomba affinché ogni giorno nasca una nuova rosa.

Mamma, il tuo ricordo sarà sempre presente nel mio cuore.
Addio mamma

Con gli occhi della mente

I capelli, scoloriti mi ricordano che la vita è fragile vela mentre all'orizzonte il sole muore.
Vedo nubi d'incenso trasportare note d'anima mentre il cuore s'aggrappa, vive nello zaino
dell'immenso amore che mi dai.
Raccogli in silenzio il passaggio dei miei giorni
delle mie notti:come facevi un tempo quando mi cullavi aggrappato al tuo seno materno.
Con l'ansia del tuo sguardo di seguire la tua creatura.
Come un tempo t'interrogo sul mio domani ma le risposte non giungono mai cosi
prego che da la sù tu possa guidarmi con il tuo amore di madre che non ho più.
Lo so che mi sta a guardare sento la tua mano che si posa sul mio capo
e tu sai che non mi basta, ti vorrei ancora accanto.
Affinché le nostre mani anche stasera, possano scambiare le carezze d'affetto
da madre a figlio, siano un accordo d'amore, che addormentano dolori che a volte sfiniscono.
Mi esce un fiume di poesia ripensando il tuo volto ti guardo nello specchio della mia
mente e un velo di arcobaleno ci avvolge presagio di una notte senza tempo.
Mi manchi insieme a mio padre e tutti i miei cari che non ritrovo più
al mio schiudere gli occhi.
Riposa in pace mia dolce stellina.

Nel silenzio dei miei pensieri il tuo dolce ricordo mi tiene compagnia,

Come vorrei cancellare quei momenti che mi hanno allontanato dal poterti coccolare.
Oggi che non ci sei il desiderio di poterti abbracciare è cosi intenso e forte un desiderio
che non posso soddisfare sono trascorsi già tre mesi dal tuo ultimo abbraccio un abbraccio
che avrei voluto giorno dopo giorno attimo dopo attimo.
Tu lo sai, mi manchi, mentre il tuo dolce ricordo cavalca i miei pensieri.
In questa notte insonne la luna si è nascosta chi sa, forse per rapire qualche altro affetto.
Scruto nell’infinita di questo cielo trapuntato per trovare la mia stella di nome e, di fatto.
Lo so che da qualche parte mi stai ad osservare non avrebbe senso se non fosse cosi.
Sei presente nei miei pensieri e grido in silenzio “ti voglio bene” mentre ti raccomando nelle
mie preghiere.
Avrei tanta voglia di sapere tante cose. Sono tante le domande che mi pongo e tante le
risposte che non avrò mai adesso che anche tu sei andata in quel mondo dei giusti.
Si cerca la rassegnazione nel dare la giustificazione che questo è il ciclo della vita
ma è cosi difficili accettare il distacco da chi ti accorgi di amare più di quanto potessi immaginare.
Nella vita si commette l’errore di non pensare quanto triste sia il momento in cui una persona viene
a mancare. La dipartita è così forte da superare. Sono ancora cosi vivi nella mia mente quei momenti
che ti vedevo spegnere mentre gli ultimi attimi di vita scorrevano ancora nelle vene.
Il tuo sguardo, presente ma assente dal dialogo; mi stringeva un nodo in gola come ancor
oggi mentre la mia mente cavalca i pensieri di un addio che mai avrei voluto darti.
Ho provato con quella forza mentale, in un forte momento di sconforto a mutare ciò che stava
accadendo ma il tuo sguardo
cosi stanco mi ha portato a desistere e mi a sopraffatto.
Riprovare per allungare la tua sofferenza, mi sentivo colpevole.
Avevo gia abusato in quella notte che stavi per lasciarmi.


Il giorno dei defunti

Silenzio e solitudine
sui marmi candidi,
a lenti passi con crisantemi in mano
figure taciturne,
nei viali gli alti cipressi
vivono l’immensità del cielo.
In questo luogo sacro il campo dei morti:
dove l’effimero diviene eterno.
Un’atmosfera mistica,
disegna il breve scenario della vita
che finisce per sempre
mentre si spalancano le porte
del paradiso.
Ora l’eterno riposo
sfiora le labbra mentre
un crisantemo sulla tomba
rimane,come infinito segno d’amore.

Fotogrammi di una vita insieme

Dietro la mia macchina da presa il mio occhio scruta inquadrature tra luci soffuse.
Tra un ciak, un si gira i miei pensieri si fermano ad immagine e memorie lontane
Gioielli cari al mio cuore gioielli di altri tempi.
Uno importante fra tanti che oggi non possiedo più.
Il tuo ricordo prezioso che mantengo integro nella mente e nel cuore .
le sfaccettature di un padre autoritario che in vita non ho saputo apprezzare.
Il valore di mille carati non li ho saputi stimare.
Oggi mi mancano quegli abbracci anche fugaci dei nostri incontri burrascosi .
Oggi mi rendo conto quanto era prezioso.
Anzi di più, era preziosissimo.
Il tuo ricordo di padre autoritario scorre come i fotogrammi di questa pellicola
Che si sfocano perché il soggetto si allontana dal campo visivo della mia macchina da presa
Che continua a riprendere incidendo nella pellicola della mia mente.
Di carezze e coccole non fatte sono rimaste nel rimpianto del silenzio assoluto
del tempo tiranno che ci ha separati.
Tra un ciak e un si gira anche la macchina da presa si è inceppata.
Adesso è pura verità l’ho perduto e non vedrò più il padre autoritario
Mentre rimane integro nella mia memoria e nel cuore il tuo ricordo.


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